MINDFULNESS: Cos’è e Come Praticarla per il Tuo Benessere
Per mindfulness s'intende il raggiungimento della consapevolezza di sé e della realtà nel momento presente e in maniera non giudicante. Tra le possibili descrizioni è diventata “classica” quella di JonKabat-Zinn, uno dei pionieri di questo approccio. “Mindfulness" significa prestare attenzione, ma in un modo particolare:
a) con intenzione,
b) al momento presente,
c) in modo non "giudicante”
Si può descriverla anche come di un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.
Tale consapevolezza può essere raggiunta mediante la messa in pratica di particolari tecniche di meditazione derivanti da quelle impiegate nel buddhismo.
In altri termini, la pratica della mindfulness vede come suo obiettivo principale il raggiungimento di un grado di consapevolezza massimo attraverso il quale l'individuo dovrebbe raggiungere uno stato dibenessere. Difatti, divenendo consapevoli e non critici nei confronti di sé stessi e della realtà, gli individui dovrebbero riuscire a controllare e contenere emozioni, sensazioni e pensieri negativi che possono portare alla sofferenza.
Il crescente interesse verso la mindfulness ha dato il via a numerosi studi per indagarne le reali potenzialità, in particolare, in ambito medico-terapeutico. I risultati finora ottenuti che dovranno essere approfonditi ulteriormente sono incoraggianti e delineano la mindfulness come uno strumento estremamente utile peralleviare le sofferenze emotive di pazienti affetti da diversi tipi di patologie.
Mindfulness e Buddhismo
In effetti l’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla meditazione di consapevolezza una delle principali tradizione meditative del buddhismo classico e consiste proprio nel proporre un livello introduttivo, iniziale di pratica di meditazione che sia adeguato e adatto a contesti quotidiani, all’esperienza di vita normale che sperimentiamo tutti i giorni. In sintesi un approccio che possa aiutarci a metterci in una diversa relazione col disagio, che prima o dopo, in un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo.
Entrando più nel dettaglio e tralasciando gli aspetti religiosi, secondo la filosofia buddista, gli individui possono eliminare la sofferenza acquisendo la corretta visione della realtà nel momento presente (qui eora) ed acquisendo la giusta consapevolezza di sé, dei propri pensieri e delle proprie emozioni in particolare, negativi vedendoli per quello che sono realmente, ossia prodotti della propria mente che, inquanto tali,possono essere controllati.
Che Cos'è la Mindfulness?
Come accennato, mindfulness significa avere consapevolezza di sé prestando attenzione alla realtà nel momento presente, in maniera oggettiva e distaccata e, soprattutto, non giudicante.
Non a caso, la parola inglese "mindfulness" significa proprio "consapevolezza".
La pratica della mindfulness può, pertanto, essere considerata come una sorta di processo che attraverso la messa in pratica di particolari tecniche di meditazione porta l'individuo ad essere consapevole di sé stesso, dei propri pensieri, delle proprie sensazioni e della realtà, intesa come qui e ora, che lo circonda.Cosa NON è la Mindfulness
Al fine di evitare fraintendimenti, è bene precisare che la Mindfulness:
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NON è una forma di trance: la mindfulness, infatti, come dice la parola stessa, è uno stato di consapevolezza che richiede la massima lucidità della persona.
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NON è un'esperienza "mistica" o religiosa: benché la mindfulness si basi su tecniche di meditazione derivanti dalla filosofia buddhista, essa nulla a che vedere con l'omonima religione.
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NON è un modo per sfuggire ai problemi della realtà: al contrario, la mindfulness viene praticata per comprendere e analizzare la realtà nel momento presente e in modo non giudicante.
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Inoltre, è bene precisare che la mindfulness NON è una psicoterapia, ma si potrebbe considerare come una sorta di "strategia d'intervento" che, se necessario, può essere praticata a supporto delle metodiche terapeutiche tradizionali al fine di favorire il benessere psicologico ed emotivo del paziente.
A Cosa Serve la Mindfulness?
Come ribadito più volte, lo scopo della mindfulness è quello di raggiungere uno stato di consapevolezza di sé, dei propri pensieri e delle proprie emozioni nel qui ed ora, in modo intenzionale ma distaccato e inmaniera non giudicante. Grazie a questo "distacco", la mindfulness dovrebbe aiutare l'individuo adaccettare sé stesso e ciò che accade intorno a lui e/o dentro di lui. Molto spesso, infatti, le persone tendono a giudicarsi, criticarsi e disperarsi per ciò che succede loro, portando così alla nascita di pensieri negativi, malessere e disagi.
L'obiettivo della pratica della mindfulness è quello di imparare a guardare ed accettare la realtà nel momento presente per com'è, osservando in maniera distaccata i pensieri negativi e vedendoli per ciò che sono, ossia come prodotti della propria mente che con la giusta pratica possono essere compresi e controllati, evitando che possano influire negativamente sulla propria vita.
Tutto questo può rivelarsi utile per gestire stress, sensazioni e sentimenti negativi che possono travolgere le persone nel corso della loro vita, soprattutto, durante periodi particolarmente delicati (ad esempio, durante e/o subito dopo la gravidanza), in seguito atraumi o forti shock (ad esempio, lutti, incidenti particolarmente gravi, ecc.), oppure in seguito all'insorgenza di patologie. La mindfulness, perciò, può rivelarsi un utile strumento anche in ambito medico-terapeutico, come supporto ai trattamenti medici tradizionali, allo scopo di migliorare lo stato emotivo del paziente.
Storia e Programma MSBR
Benché le origini della mindfulness siano affondate in un lontano passato (filosofia buddhista), è possibile affermare che l'introduzione della mindfulnesse della sua pratica in ambito medico sia merito degli studi condotti dal biologo e professore americano della School of Medicine dell'Università del Massachusetts JonKabat-Zinn.
Basandosi sulle proprie esperienze di meditazione, Kabat-Zinn si convinse che la pratica della mindfulness potesse essere sfruttata in campo medico-terapeutico. Partendo dall'unione delle sue conoscenze scientifiche e delle sue conoscenze della filosofia buddhista e dello yoga, il biologo americano fondò, nel1979, la Stress Reduction Clinic all'Università del Massachusetts, dove sviluppò il suo programma per la Riduzione dello Stress e per il Rilassamento (dall'inglese, Stress Reduction and Relaxation Program). Tale programma fu creato da Kabat-Zinn adattando i concetti della filosofia buddhista e le tecniche di meditazione tradizionali alla medicina occidentale. L'intento di Kabat-Zinn, infatti, era quello di introdurre la pratica della mindfulness negli ospedali, nei centri sanitari e nelle cliniche allo scopo di aiutare i pazienti affetti da dolore cronico e/o malattie terminali a far fronte allo stress e alla sofferenza.
Il programma fu poi perfezionato e i precetti buddhisti alla sua base furono riproposti con un approccio più scientifico, dando così origine al programma di otto settimane noto come "Mindfulness-Based StressReduction" o "MBSR" (Riduzione dello Stress Basato sulla Consapevolezza).
Il programma MBSR ha ottenuto un grandissimo successo, tanto che, ancora oggi, viene adottato in diversi ambiti e applicato in molteplici situazioni.
Applicazioni della Mindfulness
Il lato negativo della vita non possiamo evitarlo e allora la prospettiva della consapevolezza (mindfulness) ci offre una possibilità a prima vista strana, contro intuitiva, forse assurda: entrare in relazione più diretta con il disagio e la sofferenza, imparare a rivolgere piena attenzione, a fare spazio anche a quello che non ci piace, che non vorremmo o che ci fa soffrire. In questo senso è un lavoro “contro natura”, unandare“controcorrente”, perchéla tendenza automatica, istintiva che abbiamo è fare esattamente l’opposto.
Ma se lo sperimentiamo, allora possiamo scoprire che in questa “mossa” apparentemente incomprensibile troviamo una possibilità sorprendente di fare spazio, di lasciar essere e quindi diessere meno condizionati,meno oppressi anche dalle condizioni che ci portano disagio. E, paradossalmente, facendo questo cimettiamo nelle migliori condizioni possibili per trovare, quando ci sono, le vie e i modi più efficaci pergestire o risolvere lecause di sofferenza. A volte anche attingendo a intuizioni creative.
Come Praticare la Mindfulness
Le tecniche di meditazione utilizzate nella mindfulness, solitamente, vengono praticate in posizione seduta,a terra su cuscini o tappeti, oppure su una sedia. Gli occhi dovrebbero essere chiusi e la concentrazione della persona deve essere rivolta solo alla respirazione e ai movimenti effettuati dall'addome durante leinspirazioni e le espirazioni.
In questo modo, la persona dovrebbe riuscire a raggiungere la consapevolezzadel proprio respiro. Con la pratica, la consapevolezza del respiro dovrebbe poi venire estesa alla consapevolezza di sé, dei propri pensieri, delle proprie emozioni e della realtà circostante.Coloro che si avvicinano per la prima volta alla mindfulness, generalmente, eseguono brevi sessioni di meditazione, della durata di 10 minuti circa. Il tempo di meditazione può poi essere aumentato man mano che si acquisisce esperienza e secondo le proprie necessità.